Questo
titolo, almeno spero, non è riferito alla scuola...
Continua
la nostra attività sui testi dedicati all'autunno, oggi abbiamo
lavorato su una poesia pubblicata a pagina 32 del libro rosso.
Dopo
una prima analisi del genere poetico (individuazione delle rime,
della particolare metrica, della sillabazione) abbiamo svolto insieme
un'analisi del testo, evidenziando le caratteristiche della stagione
autunnale raffigurate nel componimento; una volta individuate ci
siamo buttati in un esperimento di scrittura creativa, trasformando
la poesia “Che noia!” ambientata nel mese di novembre, nella
stagione autunnale, in “Che gioia!” ambientata a giugno, in
estate, la stagione appena passata. Naturalmente, data la giovane età dei nostri alunni, non siamo stati a guardare troppo la tecnica che caratterizza inevitabilmente il genere "poesia", ma ciò che interessa è ragionare sulla stagione autunnale, in particolare sull'osservazione e la discussione sul mondo che ci circonda e sull'esperienza quotidiana e introdurre alcune competenze trasversali di "Storia", in particolare quelle riguardanti le scansioni temporali (mesi, stagioni...) e il concetto di ciclicità del tempo.
Un
riassunto dell'attività è scaricabile da qui, in aula ho installato
sul notebook un font “corsivo standard” che probabilmente non
sarà visibile dai vostri pc di casa.
Ecco,
invece, il risultato dei nostri sforzi creativi:
CHE
GIOIA!
A
giugno il sole sale
e
c'è il caldo dietro la porta.
Splende azzurra tra le tende
la
giornata molto lunga.
A
giugno si va fuori,
mare,
giochi e vacanze.
Quando
arriverà settembre?
Spero
che non venga più!
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